Adattiamo gli ambienti

La ricerca dell’alloggio richiede per noi un notevole impegno e rappresenta una delle fasi più delicate dei preparativi di viaggio. Si sa che una famiglia in cui la componente femminile e’ prevalente (4 contro 1) richiede necessariamente un numero di bagni che sia almeno pari a 2, meglio 2,5..e meglio ancora che i bagni prevedano il bidet, sanitario sconosciuto purtroppo agli americani! Fatta a malincuore questa rinuncia, al momento di prenotare un alloggio, ci concentriamo con una certa attenzione sulla posizione della casa, sulla silenziosità, sull’assenza di scale interne, che possano costituire un serio pericolo per Lorenza. Grazie ad una minuziosa osservazione delle foto presenti sul sito, riusciamo addirittura a programmare la collocazione nelle singole camere da letto, individuando per Lorenza quella più buia e silenziosa. Sembra che non ci sia altro da controllare, ma stiamo dimenticando la cosa più importante: i soprammobili! Generalmente preferiamo case con pochi ninnoli e suppellettili, quelle di impronta “minimalista”, ma le case vendute tramite il canale airbnb sono spesso case abitate dai proprietari che, una volta ricevuta la prenotazione, lasciano la casa per la durata del soggiorno, portando via l’indispensabile per dormire qualche notte fuori. È proprio questo il guaio..portano via solo l’indispensabile! E così, ci è capitato più volte di trovare scarpe dei bimbi dietro la porta di ingresso, vestiti di tutta la famiglia negli armadi, e addirittura il cibo residuo nel frigorifero! (Che per noi è rigorosamente da non toccare, mentre Lorenza si mostra invece sempre interessata alle abitudini culinarie dei proprietari e vorrebbe assaggiare tutto ciò che trova in frigorifero). 

I proprietari più premurosi, inoltre, per rendere ancor più gradevole l’aspetto della casa, dispongono su tavoli e mensole i più svariati oggetti, che richiamano magari le tradizioni del posto (questi, in genere, più sono fragili, più sono preferiti da chi arreda la casa!) che ogni famiglia “tranquilla” sicuramente apprezzerebbe, ma che invece per noi rappresentano un vero incubo!

E così, una volta arrivati alla casa da noi prenotata, il primo che varca la soglia ha il compito di perlustrare rapidamente gli ambienti, preoccupandosi di mettere in salvo tutti gli oggetti che potrebbero, in una remota ipotesi (che poi, per esperienza, di remoto ha ben poco) essere preda della rapida morsa della curiosissima Lorenza.

Ad esempio, nel bellissimo appartamento di New York, che ci ha ospitati per sette giorni, il piccolo Oliver, ragazzino di 10 anni, aveva incautamente dimenticato di smontare la pista con tanto di stazione e trenino elettrico, che troneggiava in bella mostra sul pavimento del salotto: Così, uno di noi si lancia rapidamente sui segmenti dei binari per metterne in salvo i pezzi, ma un momento… dov’è Lorenza? E cos’ha tra le mani? Oh no, la boccia di vetro in cui sguazza il pesciolino esotico, lasciata sul comodino di Oliver!! Trascorre un attimo di panico generale, in cui tutti e quattro esortiamo disperati Lorenza affinché’ rimetta a posto l’ignaro animaletto, ma per fortuna la sorella arriva un attimo prima che la boccia si frantumi ed il pesciolino nero finisca asfissiato sul pavimento! Abbiamo evitato il peggio. Giunge poi la decisione unanime: il pesciolino passerà i prossimi sette giorni sulla mensola più alta della libreria, per salvaguardare la sua incolumità. Quanto a noi… mi raccomando, ricordiamoci di rimontare il trenino prima di ripartire!