Una fiammante Flex

Una compagna indispensabile dei nostri viaggi non è una guida turistica, non sono accessori da viaggio à la page, bensì una comoda e capiente macchina a noleggio, in cui trascorriamo buona parte della nostra giornata da turisti. Bisogna riconoscere che in America non è stato difficile soddisfare questa nostra esigenza: è proprio vero che oltreoceano fanno le cose in grande! Avevamo prenotato una modesta “7 posti”, abituati come siamo ai grandi spazi, che fosse in grado di contenere sia i nostri bagagli, sempre esagerati, che noi stessi, movimentati ed assai “espansivi”…in tutti i sensi! 

Giunti al parcheggio dell’aeroporto, quindi, ci aspettavamo una macchina grande, ma comunque discreta ed ordinaria, ed invece ci siamo ritrovati davanti sì una familiare, ma per che famiglia..extra large! Cinque metri di macchina nuova di zecca abbinati ad un muso aggressivo, di quelli che si vedono nei film d’azione americani, e ad un color rosso fuoco che ci ha fatto rinunciare ad ogni speranza di passare inosservati, mentre sfrecciamo in città! Tra la gioia del guidatore e di tutto il resto della famiglia, anche Lorenza non manca di mostrare il suo entusiasmo per il gioiellino, riconoscendola subito come propria macchina per i prossimi venti giorni, e non vede l’ora di salirci. 

Carichiamo i bagagli e montiamo quindi tutti a bordo della nostra beneamata Flex, esprimendo più volte il nostro dispiacere per il fatto che, portenti come questi non arrivano in Italia.

Dilettandoci tra tettucci panoramici apribili e navigatore che inizia a blaterare anche se non interpellato, mentre Lorenza si diverte a regolare l’aria condizionata ruotando i mille pomelli a disposizione, arriviamo in città e veniamo subito sovrastati dagli imponenti grattacieli che si ergono attorno a noi (ora abbiamo capito perché mettono i tettucci sul soffitto delle macchine..perché i “monumenti” da vedere sono tutti sopra di noi!), cercando, tra i tanti, quello in cui si trova la nostra misteriosa dimora. Ad accoglierci troviamo una affascinante proprietaria canadese di origini cubane e compagno pachistano, cosa che ci proietta subito nella multietnica società di Toronto, che ci mostra l’appartamento dove alloggeremo per tutta la settimana, dotato di innumerevoli comfort e di stravaganti soprammobili disseminati in giro per le camere, che sono i primi a sparire dalla vista di Lorenza e ad essere messi in salvo dalle sue grinfie. 

Dobbiamo dire che, fin qui, l’America ci sta offrendo il massimo della comodità e dei servizi, perciò per ora non possiamo davvero lamentarci!